IL ROSMARINO
- Nuova Azetagricoltura

- 12 mag 2020
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Il rosmarino è uno tra i più classici aromi usati in cucina. E’ una pianta sempreverde molto resistente e quindi molto semplice da coltivare sia nell’orto che in vaso, appartiene alla famiglia delle lamiacee.

Il rosmarino (rosmarinus officinalis) è un arbusto perenne re della macchia mediterranea, le foglie di questa pianta aromatica sono strette e lunghe e sono le parti maggiormente profumate. Anche i fiori come le foglie sono commestibili, compaiono in primavera con una colorazione tra il bianco e il viola.
Questa pianta ama il caldo e predilige una buona esposizione solare ed è molto resistente al freddo, anche se può essere danneggiata da lunghe gelate. Si tratta di una coltivazione molto adattabile, che preferisce la terra arida e sciolta, non teme particolarmente la siccità. Un fondo sabbioso e drenante è l’ideale per questa aromatica, non serve grande ricchezza di materia organica ed è importante che il terreno non sia troppo umido.
La semina del rosmarino è possibile, ma poco utilizzata. Al suo posto si usa la talea del rosmarino e piantarla è molto semplice, basta prendere un rametto da una pianta esistente meglio se è scelto nella parte bassa più vicina alle radici. Si spella poi la corteccia alla base e si tolgono tutte le foglie lasciandole solo sulla cima. Il rametto va lasciato in acqua fino a che non compaiono le radici (entro 3-7 giorni) per poi piantarlo in vaso.
Nella coltivazione del rosmarino è importante ricordare che richiede un’irrigazione costante durante il suo primo anno di vita, successivamente si bagna solamente durante periodi di calura e aridità poiché se si innaffia troppo, la pianta potrebbe andare in contro a marciumi radicali.
Pianta officinale
Il rosmarino contiene nelle sue foglie oli essenziali e ha proprietà digerenti e un effetto benefico sull’apparato gastrointestinale, favorisce inoltre la diuresi.




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